mercoledì 14 maggio 2008

tovarich palumbo





E anche Mosca è passata. Ne restano ancora i segni e le tracce:
l'odore di morte nello studio di Majakovskij; il silenzio dopo il caos del traffico del viale Lubyanka, una volta entrato nel monastero ortodosso; gli eccessi di vodka miei e di altri chiunque; la cupola ramarresca, tutta punte, di San Basilio, che mai avevo visto, mai in nessuna riproduzione della chiesa lisergica;il mio nuovo amico Ichus, che si sbatte per organizzare tutto, con Nadja e altre e altri. E poi la sala piena di gente al masterclass e la musica techno del direttore dell'istituto di cultura italiana, Alberto... Insomma, pochi giorni, ma tanta materia per una prossima storia.
E tutto questo non sarebbe stato possibile senza Tommaso e Olga di TomatoFarm (http://www.tomatofarm.it/), che hanno coordinato tutto, in Italia e in Russia.
karasho.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

...ma fighe?

Anonimo ha detto...

Nella prima foto Tommaso sembra quasi bello! :D

Se l'anno prossimo non ci porta anche a me in Russia... :(

Unknown ha detto...

il cappello!

Unknown ha detto...

Te ne regalo uno da alpino ma questo buttalo ti prego, te lo ricompro io un cappello, con la piuma di struzzo magari, qualcosa di elegante.

aLeX ha detto...

dalla russia con amore...

aLeX

Bufi ha detto...

..l'odore di morte nello studio di majakovskij...già..

Anonimo ha detto...

a mosca il pane di matera mica si trova pero...

Boite a Savon ha detto...

Thank yoou for sharing